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INTRODUZIONE

L’eterogeneità del fondale della zona, che alterna sabbia e fango a rocce, e la grande ricchezza di nutrienti e fitoplancton, sono i fattori fondamentali che fanno del Conero un ecosistema assolutamente unico.
L’abbondanza di nutrienti e la scarsità di altri fondali rocciosi nelle vicinanze, porta una enorme quantità di organismi a condividere il poco spazio a disposizione, con risultati veramente incredibili.
Allo stesso tempo, la torbidità dell’acqua e la vicinanza delle piane sabbiose permette la commistione fra specie tipiche di fondi rocciosi e specie di fondi sabbiosi, e la sopravvivenza di specie adattate ad un ambiente peculiare, che difficilmente colonizzano altri habitat; le specie che si trovano in queste acque, pertanto, sono talvolta rare o difficilmente osservabili in altre zone del Mar Mediterraneo.
Fra le specie più caratterizzanti la zona, sono da citare certamente i mitili, estremamente abbondanti, tali da costituire un nuovo ambiente per la vita di altri organismi, e gli anemoni di mare Anemonia viridis, particolarmente diffusi e spesso associati al piccolo granchio simbionte Inachus phalangium. Molto comuni anche gli spirografi Sabella spallanzanii, che raggiungono dimensioni notevoli. Interessante poi la forte presenza di seppie durante il periodo riproduttivo, ad inizio primavera. Tante sono le specie di nudibranchi comuni in queste acque, fra cui è da segnalare Cratena peregrina, che durante l’estate raggiunge abbondanze ragguardevoli.

Federico Betti






Succede spesso di ascoltare sub delle nostre parti, magnificare le meraviglie dei mari tropicali, inveendo contro il nostro angolo di mondo sottomarino, colpevole di non offrire stimolo alcuno per coltivare la passione subacquea.
In realtà abbiamo sperimentato sulla nostra pelle, quanto possa cambiare e crescere di interesse l’habitat dei fondali del Conero, al crescere delle conoscenze nel campo della biologia marina.
Con un minimo di impegno, pazienza ed interesse, si innesca un circolo virtuoso di comprensione, consapevolezza e curiosità, che spesso è capace di fornire nuova linfa vitale alla voglia di immergersi in un ambiente come il nostro.
Un ambiente per intenderci, che non è capace di regalare scariche di adrenalina per le grandi profondità, o cristalline visioni ricche di colori e forme maestose, ma certamente pulsa di una ricchezza di vita sottomarina, che non ha nulla da invidiare a qualsiasi altro fondale del Mare Nostrum.
Così, spinti da questa sorta di invasato slancio, senza provare il benché minimo briciolo di giusta vergogna, abbiamo pensato di realizzare questo spazio per la classificazione zoologica degli organismi marini del Conero.
Fortunatamente, almeno per il momento (ma speriamo che duri!), siamo aiutati nel complicato mondo della tassonomia, da amici molto più esperti e ferrati di noi; gli stessi che per altro ci hanno iniziato alla biologia e che con grande pazienza, continuano a trasmetterci nozioni e passione.
Pertanto, sia chiaro che “L’albero delle specie marine del Conero” qui a fianco, non ha grandi velleità scientifiche, ed è limitato sia quantitativamente sia qualitativamente.
Il suo scopo è meramente quello di consentire un accesso minimamente organizzato, ad una galleria fotografica realizzata sugli organismi che popolano le nostre acque, nella speranza che questo possa aiutare a conoscere i nostri fondali e fornire lo spunto per approfondimenti personali.
Sottolineiamo che la qualità delle immagini, spesso non rende giustizia ne ai soggetti ne all’ambiente, purtroppo però, l’impossibilità di andare in acqua tutte le volte che vorremmo e le nostre scarse doti di fotografi, rappresentano un discreto limite.
Infine, ci scusiamo fin d’ora per errori e/o mancati aggiornamenti, nella speranza di ricevere osservazioni, correzioni e suggerimenti, che saranno sempre assolutamente ben accetti.

Buona visione!


Marco Boncompagni